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Nel Giardino di Filatoio l’installazione di Luciana Bellotti
Installazione di brandelli di stoffa e fazzoletti come piccole preghiere volanti PRYER FLAGS
PICCOLI BRANDELLI DI PREGHIERE VOLANTI
Subito si pensa a chi si arrende, a chi ha perso, chi è stato sconfitto, al fallimento.
L’immagine di chi alza le mani è anche di chi sta chiedendo aiuto, di chi non ha risposte, di chi non pone più resistenze.
La resa è vedere chi siamo, abbracciare la nostra ombra, abbassare le difese e lascar fluire. Arrendersi al senso della vita al di là di noi.
Piccole spille come piccole preghiere volanti per ricordarci come le nostre vite siano intrecciate insieme con fili di passato, presente e futuro.
Scarti che si arrendono al tempo e alla loro inutilità.
Le nostre rese, le nostre preghiere, ospitare il fluire ed il divenire.
Sono pensieri all’aria, un accogliere quel nulla che c’è.
Brandelli di stoffa, resa di ciò che resta, una preghiera sventolata al vento.
BNOTTE
Su vecchi fazzoletti di mio papà il ricamo di alcune “buona notti” che mia mamma mi inviava la sera, durante il primo lockdown, per dirmi che stava bene e traghettare la notte.
Il sonno come la piccola resa alla morte, per una rinascita al giorno che viene.
Il ricamo di questi messaggi è un filo che lega i vivi tra loro e con i morti nella memoria.
COLLANE COME NARRAZIONI
I vari materiali utilizzati nelle collane diventano elementi simbolici di narrazione.
Qui brandelli di stoffa, bottoni bianchi e rossi medagliette religiose per celebrare ed indossare piccole preghiere volanti.
Mi arrendo al finito e all’infinito
desiderio di abbandono
speranza di rinascita.
La resa
una preghiera di salvezza
l’abbandono nell’abbraccio dell’altro.
Libera fruizione_ I progetti di Lucian si svolgono durante tutta la durata del Festival IX Edizione